Marsupializzazione cisti renale retroperitoneale

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 Una voluminosa cisti renale sintomatica, trattata con una aspirazione percutanea ecoguidata con o senza scleroterapia ha una inaccettabile alta percentuale di recidiva.

La marsupializzazione (asportazione) della cisti renale per via retro-peritoneale videolaparoscopica HD-3D oggi è considerato il trattamento gold-standard per questa patologia.

Il paziente sottoposto ad un intervento VideoLaparoscopico HD-3D di Marsupializzazione della cisti renale sintomatica, otterrà tutti i vantaggi di questa tecnica chirurgica mini-invasiva:
- si evita il passaggio attraverso il cavo peritoneale e quindi si evita l’intestino
- una minor mobilizzazione di strutture anatomiche circostanti al rene
- si evitano eventuali massive sindromi aderenziali che si possono essere sviluppate in pazienti sottoposti a precedenti interventi chirurgici addominali
- un tempo di degenza nella struttura sanitaria più breve.
- un recupero più rapido delle funzioni corporee, di conseguenza una convalescenza più breve
- una tecnica chirurgica assolutamente più precisa e meticolosa, in pratica una micro-chirurgia, grazie alla telecamera ad alta definizione (HD) che proietta su un monitor immagini del campo chirurgico che sono venti - trenta volte più grandi e dettagliate rispetto alla normale vista umana e grazie alla ricostruzione visiva tridimensionale (3D) che permette di operare utilizzando i tre piani spazio-visivi.
- un dolore postoperatorio ridotto e spesso assente, di conseguenza un minor utilizzo di analgesici.
- un più basso rischio di sanguinamento durante l’intervento e nel decorso postoperatorio, quindi una netta riduzione della necessità di emotrasfusioni.
- un rischio ridotto di infezioni essendo una chirurgia eseguita “al chiuso” cioè senza ampie incisioni chirurgiche di apertura.
- assenza di estese cicatrici chirurgiche che si traduce non solo in un miglior risultato estetico, ma anche in un rischio estremamente ridotto di cedimenti della ferita con formazione di ernie addominali definiti laparoceli o formazioni di ernie lombari (fianco) definiti lomboceli.

INDICAZIONI ALL’INTERVENTO DI MARSUPIALIZZAZIONE CISTI RENALE RETRO-PERITONEALE VIDEOLAPAROSCOPICA HD-3D:

- Cisti renali sintomatiche tipo Bosniak I o cisti para-pelviche. Le cisti devono essere più larghe di 5 cm.

CONTROINDICAZIONI RELATIVE O ASSOLUTE ALL’INTERVENTO DI MARSUPIALIZZAZIONE CISTI RENALE RETRO-PERITONEALE VIDEOLAPAROSCOPICA HD - 3D:

- controindicazioni anestesiologiche (assolute)
- obesità (relativa)
- gravissima obesità (assoluta).
- importanti comorbidità cardiovascolari (relativa o assoluta)
- importanti comorbidità respiratorie (relativa o assoluta)
- rischio di malignità della cisti: classificazione di Bosniak più alta (assoluta)
- cisti renale asintomatica (relativa)

PREPARAZIONE PRE-OPERATORIA:

- Digiuno dalla mezzanotte del giorno dell’intervento.
- Ricovero la mattina dell’intervento.
- Prima di salire in sala operatoria controllo depilazione e posizionamento delle calze compressive per la tromboprofilassi venosa profonda.
- Somministrazione copertura antibiotica ad ampio spettro.
- Dopo l’induzione dell’anestesia generale posizionamento del catetere vescicale sterile.

PRINCIPALI PASSI TECNICI NELLA PIELOPLASTICA RETRO-PERITONEALE VIDEOLAPAROSCOPICA HD-3D:

- paziente posizionato in decubito laterale sul letto operatorio.
- creazione dello spazio operatorio retro-peritoneale
- posizionamento del trocar ottico per la telecamera HD-3D e dei trocar operativi per il passaggio dei micro-strumenti laparoscopici
- incisione della fascia di Gerota con visualizzazione del tessuto adiposo peri-renale
- mobilizzazione del tessuto adiposo peri-renale e localizzazione della cisti
- Incisione della cisti con aspirazione completa del suo contenuto liquido
- Asportazione (marsupializzazione) della parete cistica
- Controllo emostasi e regolarità della cavità cistica
- posizionamento drenaggio a caduta nella loggia renale
- chiusura delle brecce cutanee di accesso dei trocar

TRATTAMENTO POST-OPERATORIO:

- Mobilizzazione attiva del paziente dalla mattina successiva dell’intervento.
- Alimentazione libera dal giorno successivo all’intervento.
- Il giorno successivo all’intervento, sospensione dei liquidi postoperatori.
- Inizio della terapia orale secondo il protocollo di cura.
- Continuazione della terapia per la profilassi della trombosi venosa profonda.
- Rimozione in 1 giornata postoperatoria del catetere vescicale (se non sussistono controindicazioni).
- Dopo aver urinato spontaneamente diverse volte, rimozione del drenaggio se vuoto e dimissione del paziente.

POSSIBILI COMPLICANZE DELLA PIELOPLASTICA RETRO-PERITONEALE VIDEOLAPAROSCOPICA HD-3D:

Si distinguono in complicanze intra-operatorie (durante l’intervento) e post-operatorie (durante la degenza ospedaliera o al domicilio della paziente).
In seguito al miglioramento e all’evoluzione delle terapia medica pre-operatoria e post-operatoria, delle tecniche anestesiologiche e chirurgiche, la percentuale statistica di rischio di mortalità inerente la procedura si è abbassata ad un valore inferiore al 1 %.

COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE:

- Complicazioni inerenti all’anestesia: < 1%
- Embolia polmonare gassosa: < 0,1%
- Complicanze cardiorespiratorie: 0,7 - 2,5 %
- Complicanze gastroenteriche: 0,01 - 0,5 %
- Complicanze funzionalità renale: 0,01 - 0,5 %
- Sindrome compartimentale con rabdomiolisi: < 0,1 %
- Neuroprassia arti: < 0,1 %
- Lesioni vascolari inerenti l’accesso laparoscopico: < 0,1%
- Lesioni vascolari: < 0,1 %
- Emorragia: < 0,1 %
- Conversione della procedura videolaparoscopica HD-3D in chirurgia aperta: < 0,1
- Lesioni viscerali: 0,1 %
- Lesioni pleura: < 0,1 %
- Piccole ernie di parete a livello dei punti di entrata dei trocar: < 0,1 %

COMPLICANZE POST-OPERATORIE:

- Trombosi venosa profonda: 0,1 - 1 %
- Anemia post-operatoria con trasfusione di sangue: < 0,1 %
- Emorragia con ematoma nella loggia lombare: < 0,1 %
- Filtrazione d’urina: < 0,1 %
- Urinoma: < 0,1 %
- Complicanze Mediche (infarto miocardio, cerebrovasculopatie acute, tromboembolia polmonare, polmonite, infezioni, sepsi, insufficienza respiratoria, insufficienza renale acuta - cronica, pielonefrite acuta, enterocolite da Clostridium difficilis, disturbi metabolici, disturbi cognitivi, ecc….): < 0,5 - 1%

A volte la risoluzione della complicanza può essere conseguita con una terapia conservativa, altre volte si deve ricorrere ad un re-intervento.

Dopo l’intervento, si avrà un referto istologico della parete cistica per confermare la sue caratteristiche di benignità.
Il paziente deve essere seguito tramite ecografia una volta all’anno.

CONSIGLI ED INDICAZIONI PER IL PAZIENTE ALLA DIMISSIONE:

Nei primi 30 giorni dopo l’intervento, si consiglia un vita regolare ma priva di sforzi fisici intensi e prolungati.
Si sconsigliano nei primi 30 giorni dopo l’intervento, lunghi viaggi in macchina o in treno o i aereo, l’utilizzo della moto e della bicicletta.
Alimentazione libera.
Attenersi scrupolosamente alle indicazioni scritte sul foglio di dimissione ospedaliera.