Surrenectomia Retroperitoneale

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La Surrenectomia Retroperitoneale VideoLaparoscopica HD-3D, oggi rappresenta il trattamento standard di cura per la maggior parte della patologie che interessano il surrene.

I vantaggi della tecnica chirurgica mini-invasiva Video-Laparoscopica HD-3D, rispetto alla chirurgia aperta tradizionale, sono:
- si evita il passaggio attraverso il cavo peritoneale e quindi si evita l’intestino
- una minor mobilizzazione di strutture anatomiche circostanti al rene
- si evitano eventuali massive sindromi aderenziali che si possono essere sviluppate in pazienti sottoposti a precedenti interventi chirurgici addominali
- un tempo di degenza nella struttura sanitaria più breve.
- un recupero più rapido delle funzioni corporee, di conseguenza una convalescenza più breve
- una tecnica chirurgica assolutamente più precisa e meticolosa, in pratica una micro-chirurgia, grazie alla telecamera ad alta definizione (HD) che proietta su un monitor immagini del campo chirurgico che sono venti - trenta volte più grandi e dettagliate rispetto alla normale vista umana e grazie alla ricostruzione visiva tridimensionale (3D) che permette di operare utilizzando i tre piani spazio-visivi.
- un dolore postoperatorio ridotto e spesso assente, di conseguenza un minor utilizzo di analgesici.
- un più basso rischio di sanguinamento durante l’intervento e nel decorso postoperatorio, quindi una netta riduzione della necessità di emotrasfusioni.
- un rischio ridotto di infezioni essendo una chirurgia eseguita “al chiuso” cioè senza ampie incisioni chirurgiche di apertura.
- assenza di estese cicatrici chirurgiche che si traduce non solo in un miglior risultato estetico, ma anche in un rischio estremamente ridotto di cedimenti della ferita con formazione di ernie addominali definiti laparoceli o formazioni di ernie lombari (fianco) definiti lomboceli.
In casi selezionati l’approccio chirurgico VideoLaparoscopico HD-3D può essere trans-peritoneale, cioè passando dalla parete addominale anteriore attraverso il sacco peritoneale che contiene l’intestino.

INDICAZIONI ALL’INTERVENTO DI SURRENECTOMIA RETRO-PERITONEALE VIDEOLAPAROSCOPICA HD-3D:

- Lesioni benigne funzionanti della ghiandola surrenale: morbo di Conn (aldosteronoma), sindrome di Cushing, feocromocitoma, iperandrogenismo surrenalico.
- Lesioni benigne non funzionanti sintomatiche: adenoma, ganglioneuroma, mielolipoma, cisti.
- Lesioni maligne o sospette per malignità: carcinoma surrenalico primitivo, lesione surrenalica di 3-4 cm con crescita progressiva o con caratteristiche sospette di malignità alla TC o RM, lesione surrenalica uguale o maggiore di 5 cm, metastasi surrenalica isolata.

CONTROINDICAZIONI RELATIVE O ASSOLUTE ALL’INTERVENTO DI PIELOPLASTICA RETRO-PERITONEALE VIDEOLAPAROSCOPICA HD - 3D:


- controindicazioni anestesiologiche (assolute)
- obesità (relativa)
- gravissima obesità (assoluta).
- importanti comorbidità cardiovascolari (relativa o assoluta)
- importanti comorbidità respiratorie (relativa o assoluta)
- Tumori surrenalici maligni con invasione locale o metastasi linfonodi o trombo della vena surrenalica (assoluta o relativa)
- Masse surrenaliche di diametro maggiore di 10-12 cm (assoluta o relativa)
- Feocromocitoma incontrollato (assoluta)

PREPARAZIONE PRE-OPERATORIA:

- Controllo delle anormalità metaboliche causate dai tumori funzionali.
- Digiuno dalla mezzanotte del giorno dell’intervento.
- Ricovero la mattina dell’intervento.
- Prima di salire in sala operatoria controllo depilazione e posizionamento delle calze compressive per la tromboprofilassi venosa profonda.
- Somministrazione copertura antibiotica ad ampio spettro.
- Dopo l’induzione dell’anestesia generale, posizionamento del catetere vescicale sterile.

PRINCIPALI PASSI TECNICI NELLA SURENECTOMIA RETRO-PERITONEALE VIDEOLAPAROSCOPICA HD-3D:

- paziente posizionato in decubito laterale sul letto operatorio.
- creazione dello spazio operatorio retro-peritoneale
- posizionamento del trocar ottico per la telecamera HD-3D e dei trocar operativi per il passaggio dei micro-strumenti laparoscopici
- incisione della fascia di Gerota con visualizzazione del tessuto adiposo peri-renale
- sviluppo del piano compreso fra il muscolo psoas e il rene
- localizzazione dell’uretere, della vena gonadica e del nervo genitofemorale
- Identificazione dell’arteria e vena renale
- Isolamento, legatura e sezione della vena surrenalica inferiore che a destra origina dalla vena cava inferiore e a sinistra origina dalla vena renale sinistra
- Isolamento, legatura e sezione della vena surrenalica media destra che origina dalla vena cava inferiore.
- Mobilizzazione della massa surrenalica
- Posizionamento del surrene all’interno di una endobag che verrà rimossa attraverso la breccia cutanea di un trocar
- Controllo emostasi
- posizionamento drenaggio a caduta nella loggia renale
- chiusura delle brecce cutanee di accesso dei trocar

TRATTAMENTO POST-OPERATORIO:

- Mobilizzazione attiva del paziente dalla mattina successiva dell’intervento.
- Alimentazione libera dal giorno successivo all’intervento.
- Frequenti controlli degli elettroliti, frequente controllo della P.A.
- Continuazione liquidi postoperatori.
- Inizio della terapia orale secondo il protocollo di cura.
- Continuazione della terapia per la profilassi della trombosi venosa profonda.
- Rimozione in 2 giornata postoperatoria del catetere vescicale.
- Rimozione del drenaggio 2-3 giornata se vuoto.

POSSIBILI COMPLICANZE DELLA PIELOPLASTICA RETRO-PERITONEALE VIDEOLAPAROSCOPICA HD-3D:

Si distinguono in complicanze intra-operatorie (durante l’intervento) e post-operatorie (durante la degenza ospedaliera o al domicilio della paziente).
In seguito al miglioramento e all’evoluzione delle terapia medica pre-operatoria e post-operatoria, delle tecniche anestesiologiche e chirurgiche, la percentuale statistica di rischio di mortalità inerente la procedura si è abbassata ad un valore inferiore al 1 %.

COMPLICANZE INTRA-OPERATORIE:


- Complicazioni inerenti all’anestesia: < 1%
- Embolia polmonare gassosa: < 0,1%
- Complicanze cardio-respiratorie: 0,7 - 2,5 %
- Complicanze gastroenteriche: 0,01 - 0,5 %
- Sindrome compartimentale con rabdomiolisi: < 0,1 %
- Neuroprassia arti: < 0,1 %
- Lesioni vascolari inerenti l’accesso laparoscopico: < 0,1%
- Lesioni vascolari: < 0,1 %
- Emorragia: 0,7 - 0,1 %
- Conversione della procedura videolaparoscopica HD-3D in chirurgia aperta: < 0,1 - 1 %
- Lesioni viscerali: 0,1 %
- Lesioni pleura: < 0,1 %
- Piccole ernie di parete a livello dei punti di entrata dei trocar: < 0,1 %

COMPLICANZE POST-OPERATORIE:

- Trombosi venosa profonda: 0,1 - 1 %
- Complicanze ormonali: 1 %
- Anemia post-operatoria con trasfusione di sangue: < 0,1 %
- Emorragia con ematoma nella loggia lombare: < 0,1 %
- Complicanze Mediche (infarto miocardio, cerebrovasculopatie acute, tromboembolia polmonare, polmonite, infezioni, sepsi, insufficienza respiratoria, insufficienza renale acuta - cronica, pielonefrite acuta, enterocolite da Clostridium difficilis, disturbi metabolici, disturbi cognitivi, ecc….): 0,5 - 1%

A volte la risoluzione della complicanza può essere conseguita con una terapia conservativa, altre volte si deve ricorrere ad un re-intervento.

Dopo l’intervento, si avrà un referto istologico definitivo in base al quale verrà programmato il successivo Follo-Up e l’eventuale consulenza specialistica dall’oncologo e/o dall’endocrinologo.

CONSIGLI ED INDICAZIONI PER IL PAZIENTE ALLA DIMISSIONE:

Nei primi 30 - 40 giorni dopo l’intervento, si consiglia un vita regolare ma priva di sforzi fisici intensi e prolungati.

Si sconsigliano nei primi 30 - 40 giorni dopo l’intervento, lunghi viaggi in macchina o in treno o i aereo, l’utilizzo della moto e della bicicletta.
Alimentazione libera.
Attenersi scrupolosamente alle indicazioni scritte sul foglio di dimissione ospedaliera.